martedì 8 gennaio 2008

Medinge's Brands with a Conscience List


Medinge Group, think tank internazionale su branding e business, ha annunciato gli assegnatari del 2008 Brands with a Conscience Award, 5a edizione, a Stoccolma. Gli 8 assegnatari, secondo il comitato di selezione, dimostrano che e' possibile per un brand avere successo puntando al miglioramento della societa' con azioni orientate alla sostenibilita', alla responsabilita' sociale e ad un nuovo umanesimo.

In particolare i candidati al Brands with a Conscience Award sono selezionati in base all'evidenza delle implicazioni del brand su aspetti umani, e al rischio con cui tale orientamento e' stato adottato. Elementi di valutazione sono quindi reputazione, trasparenza, storia, esperienze dirette, contatti con le persone in azienda, e sostenibilita'.

Nella presentazione, Stanley Moss, CEO del Medinge Group, ha richiamato l'attenzione sul "crescente interesse in una condotta etica, nella responsabilita' sociale e in risultati etici, confermando che brands are for people". Ha continuato Thomas Gad, Chairman del Medinge Group, "Esistono gia' tecnologie e prodotti alternativi con minore impatto ambientale, sul clima e sulla vita delle persone. Pero' questi prodotti "verdi" devono diventare attrattivi nella testa delle persone, nonostante che a volte siano piu' costosi e non alla moda. In questo si concentra l'impegno del Brands With a Conscience Award ".

Gli assegnatari di quest'anno, come da 4 anni, sono aziende, organizzazioni e persone che non hanno ancora avuto il degno riconoscimento e attenzione dai media per il lavoro fin qui svolto in questa direzione. Come il premio "postumo" a Dame Anita Roddick per la lotta alle ingiustizie di tutta una vita, e alla Scuola Star, a rappresentanza del settore no-profit, che ha permesso di dare un'educazione a 40000 bambini zulu, in particolare sui temi dell'AIDS.

Gli assegnatari non hanno un ruolo marginale, piu' leggendario che reale: incidono anzi sulle regole del mercato e possono cambiare il mondo. Aprono ad un nuovo concetto di brand, e rappresentano quindi un nuovo schema di pensiero generazionale, in cui cambia la prospettiva dal breve al lungo periodo, riportando l'umanita' in primo piano, secondo le parole di Patrick Harris, direttore del Medinge Group. In questo passaggio i brand smettono di essere branding-as-persuasion-to-buy per diventare branding-as-how-we-improve-the-world.

Gli assegnatari sono:
  • Aveda, body and hair care, che si e' allineata dal 1989 ai Principi di Valdez (poi chiamati Principi CERES).

  • Chocolonely, produttore di cioccolata che non si serve di lavoranti africani in schiavitu'

  • Hennes & Mauritz, abbigliamento sportivo e di moda, che ha saputo mantenere i suoi 60000 dipendenti e il processo produttivo allineato ai principi di responsabilita' sociale pur in un settore molto competitivo e con una continua corsa al contenimento dei costi

  • Happy Computers, focalizzata nella formazione in area IT per il settore no-profit, e gia' premiata numerose volte in UK

  • International Watch Company, che passando da 196 dipendenti nel 1869 ai 390 del 2006, ha saputo conservare un'attenzione alla qualita' del prodotto instaurando un rapporto stabile e costruttivo coi propri artigiani (sono previsti 3-4 anni di apprendistato), e ha tagliato le emissioni di carbonio del 50%, risultando certificata "climate-neutral", e ha anche dedicato risorse al Laureus Sport for Good Foundation, un'organizzazione globale che utilizza la forza del messaggio sportivo a sostegno di cambiamenti sociali nel mondo.

  • Pret a Manger, produttore di alimenti, che non utilizza ingredienti geneticamente modificati, e che destina parte della produzione a senza-tetto, e offre il caffe' gratuitamente in ogni proprio negozio a dimostrazione della considerazione per il cliente. Ha contribuito ad altre numerose iniziative di solidarieta' e ha creato un invidiabile ambiente di lavoro per i propri dipendenti. L'attenzione al profitto e' modesta, e nel loro sito dichiarano di puntare ad un 9% di profitto, senza pero' averlo ancora raggiunto.

  • Dame Anita Roddickr per il suo impegno nel Fair Trade, oltre che imprenditrice per necessita' e poi creatrice di un piccolo impero nel body care (TheBodyShop), a favore dell'ambiente, della responsabilita' sociale e della liberta' di opinione, tutti documentati nel sito aziendale. Anita Roddick ha creduto nell'incarnazione personale del proprio brand, e ben pochi detrattori l'hanno colpita, nonostante il suo successo.

  • Star School, che, grazie al finanziamento dell'imprenditore svedese Dan Olofsson, ha permesso a molti bambini sudafricani di essere piu' informati sui pericoli dell'AIDS e comunque piu' capaci di prendere decisioni sul proprio futuro. Il progetto, partito nel 2005, e' ora allargato ad altre regioni africane.

Il Medinge Group e' stato fondato nel 2002, e ha subito pubblicato un Brand Manifesto di 8 punti sui brands che possono essere di sostegno per un futuro di maggior benessere, e altri saggi intitolati "Beyond Branding" su modelli di business e sociali alternativi. Dal 2004 il gruppo organizza l'annuale Brands with a Conscience Award, che nel 2006 comprende anche un premio speciale ad una ONG, in memoria del collega Colin Morley. Nel 2007 ha anche lanciato The Journal of the Medinge Group, un'antologia digitale online di articoli dei membri del Medinge.

1 commento :

Lisa Resnick ha detto...

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