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mercoledì 25 agosto 2010

Sciami e glomeri: gradi di coagulazione nella rete liquida

David WeinbergerVi segnalo questo bell'articolo di Giorgio Jannis sulla grumosita' della rete. A differenza del modello dei padri di internet (vedi Small Pieces Loosely Joined), a mio parere non ancora confutato, da tempo si stanno manifestando in rete, con sempre maggiore evidenza, modelli comportamentali generali che riportano alle consuetudini ante-internet. Altrove avevo indicato questo come il fatto (il rischio) che "il territorio si riperenda la rete", e l'avevo contrapposto all'obiettivo che "la rete si diffonda nel territorio", su cui si fonda il progetto "ecosistema 2.0".

Questa evoluzione non e' poi cosi' sorprendente, e in un certo senso porta ad una maggiore evidenza fenomeni che erano gia' latenti, o proprio presenti anche se in misura minore, fin dall'inizio. Volendo cogliere l'importanza di quanto veniva consentito per la prima volta nella storia del genere umano, grazie alla Rete, la presenza di questi fenomeni anche in Rete, e' stata (giustamente) poco considerata finora. Ma la diffusione di internet, e in particolare l'affermazione dei social network (facebook e gli altri), sta rendendo necessaria una maggiore attenzione. La rete e' liquida, si, ma ci sono numerosi fattori di coagulazione.

Inizialmente, in una prima era della Rete, una moltitudine di persone estremamente variegata (nessuna categoria esclusa), si ritrovava in un luogo virtuale ben preciso, riportando quindi la sensazione di un circolo apparentemente ristretto, accomunata non dai propri interessi specifici, ma dall'uso di un particolare strumento di comunicazione e socializzazione. In questo caso il mezzo non era solo il messaggio, ma perfino la classe, anche se, proprio per la sua disomogeneita' intrinseca, una classe senza identita' politica ed economica.

Ora che lo strumento in se' non e' piu' cosi' innovativo, e la diffusione del suo utilizzo e' tale da risultare quasi scontato, il semplice fatto di essere in rete non ha piu' alcun significato rilevante, ne' tanto meno risponde ad una ricerca di identita' o al bisogno di autoaffermazione. I social network in particolare, hanno reso una commodity l'appartenere ad un network. Altri sono quindi i motivi che portano ad aggregarsi in rete, e ritornano ad essere quelli di sempre: la rete ridiventa un semplice facilitatore.

Nonostante questo, e come Giorgio sottolinea nel suo articolo, riprendendo tra l'altro quello di Galatea, il valore della rete rimane nell'infrangere le barriere, nel rompere le scatole, nel gettare ponti, nello scavalcare i recinti dei giardini chiusi, nell'ibridare, nel far fluire e rigenerare la conoscenza, nel garantire dialogo confronto ascolto, nello scatenare creativita', pensiero laterale, visione a 360 gradi. Se tutto questo, nella prima era di internet, era quasi intrinseco alla rete stessa, adesso dipende dall'azione specifica di chi la vive e in essa agisce. Stiamo passando da una fase in cui la rete era un dato di fatto, ad una in cui la rete ritorna ad essere un atto da fare.

Divengono perciò importanti, sulla rete, ai fini della diffusione dell’informazione, quegli individui che hanno molteplici interessi, molti contatti e in qualche modo partecipano a molte cerchie trasversali. Questi possono permettere che informazioni presenti solo nella cerchia A passino anche alla cerchia B, che, altrimenti, potrebbe bellamente ignorarle. Non necessariamente costoro sono i cosiddetti “guru” del web, o blogstar: anzi, di solito l’autore di un sito o di un blog tende a crearsi una personalità ben riconoscibile, e affrontare quindi solo determinati argomenti. Questi “ponti” fra le cerchie possono essere anche personaggi molto anonimi: basta che la loro rete trasversale di contatti permetta di innescare, per effetto domino, una specie di tam tam in ambienti che solitamente non sono in contatto. Un po’ come la vecchia fantesca del villaggio, che nessuno considerava un personaggio importante, ma, andando di casa in casa, finiva col diffondere in tutti gli strati sociali le novità del giorno. Internet è un villaggio globale. In tutti i sensi.

via NuoviAbitanti: Socialità in Rete di Giorgio Jannis

Leggete anche tutto l'articolo da cui parte a sua volta Galatea, di Ethan Zuckerman, dal titolo originario "A wider world, a wider web", e tradotto sulla Stampa.it.

sabato 11 luglio 2009

Aggiornamenti sul Decreto Alfano e l'obbliga di rettifica

Doverosi aggiornamenti in merito al Decreto Alfano, in approvazione il 14 luglio prossimo.

Innanzitutto l'Intergruppo parlamentare 2.0, sul tema specifico dell’estensione dell’obbligo di rettifica ai “siti informatici” (art.1 comma 28 del provvedimento) ci segnala
gli interventi:

  • del Sen. Felice Belisario (Italia dei Valori), estensore di un emendamento che esclude dall’ambito di applicazione del comma 28 i “bloggers che non abbiano registrato la propria testata”.

  • del Sen. Luigi Vimercati (PD), che ha richiesto che nel parere formulato dalla Commissione Comunicazioni in merito al provvedimento venisse inserito un rilievo volto a limitare l’ambito applicativo del comma 28 alle sole testate diffuse per via telematica. Tale richiesta tuttavia non è stata accolta nel parere espresso dalla Commissione (v. resoconto) .

  • dell’On. Antonio Palmieri (PDL) che ha avviato una discussione con alcuni esperti della rete e con il Sen. Lucio Malan per “impedire che un’interpretazione estensiva del testo della legge sulle intercettazioni telefoniche colpisse con misure esagerate i blog amatoriali, come se fossero testate d’informazione registrate”. Trovate ulteriori informazioni sul suo blog (ultimi 2 post su questo tema).
blog it


Inoltre Stefano Quintarelli ci regala un'azzeccatissima vignetta, e un articolo denso di profonda saggezza (come sempre):
clipped from blog.quintarelli.it
AnonimatoProtetto

In definitiva, Internet non e' cosa terza rispetto alla vita, fa parte della vita, e delle sue regole, norme e leggi.

E cio' era cosi' anche per Mafalda, anche al telefono, e Quino giustamente ironizzava sul fatto che il pubblico, in larga misura, non lo sapeva.
blog it


Infine mi sono ritrovato perfettamente nel riepilogo di Massimo Giuliani:
ma su una cosa potete credergli: nessuno perderà il sonno per lo sciopero dei blogger.
Guardo con curosità, invece, all’iniziativa di aprire un wiki sul quale scrivere collettivamente una proposta di emendamento. E guarderei con favore a una proposta di inondare la posta elettronica del ministro Alfano di centinaia di post, selezionati dalla rete, per fargli sapere che quello di cui si sta parlando non è un passatempo da ragazzini, ma un elemento importante di una novità che altrove (negli Stati Uniti come nel tormentato Iran) sta diventando parte integrante del rapporto fra i cittadini, l’informazione e la politica. E che nessuno chiede che il web sia una specie di zona franca e senza regole (una legge sulla diffamazione esiste già ed è più che sufficiente), ma solo che chi intende legiferare sull’argomento faccia il piccolo sforzo di provare a conoscerlo.
blog it


#NoDDLintercettazioni #lodoalfano #norettifica #obbligorettifica

domenica 5 luglio 2009

Decreto Alfano: un emendamento minaccia la liberta' di parola in internet

Si accende in rete il dibattito sulla prossima approvazione del decreto Alfano, fondamentalmente finalizzato a regolamentare l'utilizzo delle intercettazioni, che introdurra' disposizioni restrittive anche sull'utilizzo di internet.

Innanzitutto stupisce ancora una volta l'approssimazione con cui i decreti legge, e questo in particolare, pretendono di regolamentare una materia di cui l'estensore evidentemente non ha una piena padronanza (lo si evince dal linguaggio inappropriato e inesatto).

Ma soprattutto, tale decreto equipara ogni generico "sito informatico" ad un organo ufficiale di informazione (gia' sottopostao alla Legge sulla Stampa), e lo assoggetta all'obbligo di rettifica: in pratica qualunque navigatore di internet, che abbia pubblicato nel suo pieno diritto democratico il proprio pensiero, discutibile fin che si vuole (purche' non oltraggioso di quanto il senso comune e la pubblica decenza non difenda gia' di per se'), potrebbe vedersi "obbligato a rettifica", pena sanzioni che si converrebbero solo ad organi di informazione debitamente registrati, ed in casi straordinari.

Il passaggio e' nel comma 28, lettera a), dell'articolo 1 del P.D.L. 9/01415-A/005, qui riportato:
"Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono»;"

Segnalo alcuni indirizzi dove l'argomento e' in discussione:

articoli sui principali siti di informazione online

  • cittadinolex.kataweb.it
  • punto-informatico.it 1 (Guido Sforza)
  • punto-informatico.it 2 (Guido Sforza)
  • repubblica.it (ma non tocca la questione internet...)
  • gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it 1
  • gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it 2
  • zambardino.blogautore.repubblica.it
  • apogeonline.com (utile anche questo riepilogo)


  • politici che hanno affrontato l'argomento (di diverso schieramento)

  • antoniopalmieri.it
  • Mario Valducci (odg)


  • siti di blogger che hanno affrontato l'argomento

  • camisanicalzolari.com 1
  • camisanicalzolari.com 2
  • guidoscorza.it
  • guidoscorza.it (proposta di emendamento)
  • quintarelli.it
  • webeconoscenza.net (Gigi Cogo)
  • sergiomaistrello.it
  • ernestobelisario.eu
  • minotti.net
  • appuntidigitali.it (Donato Markingegno)


  • siti di associazioni e network e altre istituzioni, dove si sta discutendo

  • amointernet.it (Marco Pancini)
  • Intergruppo parlamentare 2.0
  • liberespressioni.com (utile aggiornamento)


  • si e' discusso molto anche su friendfeed:

  • friendfeed.com/catepol
  • friendfeed.com/akille


  • Assolutamente da non perdere anche queste iniziative nate ad hoc (perche' la rete SA anche collaborare!):

  • dirittoallarete.ning.com: un ning dove aggregarsi per discutere e lanciare nuove iniziative
  • ddl1415a.intodit.com: un wiki dove collaborare alla riscrittura dell'emendamento correttivo
  • firmiamo.it/norettifica: petizione online "No alla rettifica per tutti i "siti informatici""
  • 14luglio2009.wordpress.com: un blog multiautore per discutere


  • Oltre che prender parte a queste iniziative, ho pubblicato questo post anche qui, qui, e qui.

    In seguito ad un intervento del Presidente Napolitano, e' di queste ore la dichiarazione di Alfano che ritiene il testo del decreto "modificabile".


    #NoDDLintercettazioni #lodoalfano #norettifica #obbligorettifica

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