giovedì 17 settembre 2009

The Digital Umanities Manifesto 2.0 released

Invito fortemente a leggere, diffondere e discutere questo documento
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Riprendo dal blog di Stefano, e diffondo volentieri questo Digital Umanities Manifesto 2.0

clipped from www.stanford.edu

The 2.0 version of the Digital Humanities manifesto, a collaborative project of the 2009 UCLA Mellon Seminar on the Digital Humanities, has now been released for commentary and debate. Principally authored by seminar leaders Jeffrey Schnapp and Todd Presner, with contributions by other members of the seminar, including Peter Lunenfeld and Johanna Drucker, as well as by commentators on the 1.0 release, it seeks to formulate, albeit in a ludic and polemical fashion, a mission/vision statement for the future development of the Humanities disciplines.

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Estratto dall'articolo di Matteo Bittanti

“Redatto in forma collettiva e cooperativa dai partecipanti del Mellon Seminar della UCLA nel corso del 2009, il Manifesto dell’Umanistica Digitale 2.0 ambisce a definire – o ri/definire – connotati delle discipline umanistiche nell’era del Web 2.0. I suo padri spirituali e principali promotori sono Todd Presner (UCLA) e Jeffrey Schnapp (Stanford University), a cui si aggiungono Peter Lunenfeld e Johanna Drucker. I ventisei punti della versione originale sono diventati cinquanta nella seconda incarnazione. L’obiettivo chiave di questo documento – una vera e propria chiamata alle armi – è ripensare il ruolo e la funzione dell’università in una fase di portentosa trasformazione dei mezzi di comunicazione e delle dinamiche di apprendimento e insegnamento. Duellanti lo pubblica in esclusiva per l’Italia. Con una sola raccomandazione: leggetelo attentamente, remixatelo, diffondetelo, infilatelo nella casella della posta dei vostri professori universitari che non rispondono mai agli email e non si fanno mai trovare e che non sanno nemmeno aggiornare una pagina web. La rivoluzione non sara tramessa in televisione perché la televisione è finita. La rivoluzione siete voi che leggete. La rivoluzione siete voi che desiderate un’università degna di un paese moderno. La rivoluzione siete voi che non siete ancora fuggiti all’estero. La rivoluzione siete voi che ci credete ancora. Buona lettura.

(traduzione di Matteo Bittanti, documento originale in inglese: Download The Digital Humanities Manifesto 2.0 )

sabato 12 settembre 2009

The Cult of Done Manifesto

David Orban riprende e traduce "The Cult of Done Manifesto", che circolava in rete gia' da qualche tempo. Nel suo articolo e' riportata anche la versione "visuale".



clipped from davidorban.com
  1. Ci sono tre stati dell’esistenza. Ignoranza, azione e completamento.
  2. Accetta che tutto è una bozza. Questo aiuterà a fare.
  3. Non c’è un secondo passaggio, di editing o montaggio.
  4. Far finta di sapere cosa stai facendo è quasi lo stesso che saperlo fare davvero. Quindi accetta che sai quello che stai facendo, anche se non è vero e fallo.
  5. Non procrastinare. Se aspetti più di una settimana per agire su un’idea, abbandonala.
  6. Lo scopo fare non è finire, ma di poter fare altro.
  7. Quando l’hai fatto puoi buttarlo via.
  8. Ridi in faccia alla perfezione. È noiosa e ti trattiene dal fare.
  9. Le persone che non si sporcano le mani sono nel torto. Se fai qualcosa hai ragione.
  10. Il fallimento conta come fare. Quindi devi fare tanti sbagli.
  11. La distruzione è una variante del fare.
  12. Se hai un’idea e la pubblichi online in Internet, conta come l’ombra del fare.
  13. Il fare è il motore del più.
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Anche se ritengo che fare sia importante! trovo che alcuni punti di questo manifesto sono troppo estremi, e (come tali) perfino pericolosi.

Il #1, onestamente, non l'ho capito, ma mi sembra decisamente opinabile.
Il #2, #5, #6, #7, #10 e il #13 li condivido e li sottoscrivo. Sono quelli per i quali si puo' evitare di appallottolare l'intero manifesto e "farne" un uso piu' appropriato, come esercizio per il basket col cestino dei rifuti.
Il #3 e il #6 aprono le porte ad un "fare che non risolve". Tra l'altro sembrerebbero in contraddizione col #1. Da riscrivere.
Il #4 e il #12 sdoganano gli impostori. Decisamente incondivisibili.
Per quanto riguarda l' #8, la "perfezione" non deve essere l'obiettivo, sono d'accordo, ma puo' e forse dovrebbe essere spesso l'ispirazione.
L' #11 e' indubbiamente vero, ma si dovrebbe incentivare un "fare che risulti comunque costruttivo", anche quando si stratta di dismettere qualcosa.

Conclusione. In base a quanto scritto nello stesso manifesto, averlo scritto cosi' risulterebbe gia' positivo (trattasi di auto-approvazione). Ma in base a come la penso io, proprio questo manifesto dimostra bene che alcuni punti vanno riscritti.

venerdì 11 settembre 2009

Premio ETI "Gli olimpici del teatro" - Vicenza

clipped from enteteatrale.it
È il Premio che l' ETI e il Teatro Stabile del Veneto , in accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali , hanno istituito per creare un appuntamento annuale di grande prestigio e forza comunicativa. Espressione del mondo del teatro italiano nella sua varietà di correnti artistiche, di generi e di realtà produttive, "Gli Olimpici del Teatro" vuole essere un riconoscimento del Teatro al Teatro, consegnato dai professionisti e dagli artisti della scena ai loro colleghi, per creare un'importante occasione di incontro e di promozione.

Gli Olimpici si rifanno esplicitamente ad illustri esempi stranieri - i TONY AWARDS americani o i MOLIERES francesi - sia nell'intento di riunire il meglio di tutti i generi teatrali, sia nella formula della doppia votazione. Come negli Oscar del cinema, infatti, una giuria di esperti indica delle terne (nomination), che saranno poi votate da oltre 300 artisti e professionisti della scena , in rappresentanza della comunità artistica italiana.

Il Premio lega il suo nome ad uno dei luoghi più significativi della nostra cultura, il TEATRO OLIMPICO di Vicenza (Patrimonio Mondiale dell'UNESCO), lo splendido monumento di Andrea Palladio, che ospiterà la serata di consegna dei premi.

Le categorie da votare riguardano i migliori spettacoli in assoluto, i musical, i monologhi e le novità italiane; gli attori protagonisti, non protagonisti e emergenti; e poi registi, scenografi, costumisti, musicisti. Sono candidabili tutti gli artisti e tutti gli spettacoli in scena nella stagione, anche se hanno debuttato nelle stagioni precedenti.

La Giuria, di volta in volta composta da differenti esperti, tra artisti, critici, rappresentanti istituzionali, ha il compito di definire le nomination. Ogni anno la giuria sarà presieduta da una personalità esterna al mondo del Teatro.
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Un cowo a Bassano del Grappa/Vicenza

Seguo da quando e' nato, il progetto Coworking, che punta ad individuare nel territorio location di riferimento, generalmente coincidenti con gli uffici di qualche azienda o studio professionale lungimirante, che possono quindi essere affittate a prezzi modici, e soprattutto per periodi brevissimi - anche solo qualche ora - da professionisti mobili, in transito provvisorio.

Questa soluzione non ha solo il valore pratico di risolvere il problema del professionista "nomade", di trovare un punto di appoggio confortevole e sufficientemente attrezzato (wifi). Diventa anche piu' importante la possibilita' di creare momenti di incontro tra professionalita' ed esperienze diverse, imprevisti e disorganizzati, ma proprio per questo portatori di creativita' e di innovazione.

Sono quindi molto contento che si apra il primo "cowo" nella provincia di Vicenza, a Bassano, tra l'altro per iniziativa dell'amica Barbara e del suo studio:


Bassano del Grappa, Via Motton 56/A, 2 km dal centro storico e dalla stazione ferroviaria, presso lo studio di grafica tecnica e manualistica studiodz: ecco il primo Cowo di Bassano del Grappa.

Indirizzo: via Motton 56/A, 36061 Bassano del Grappa (qui le indicazioni stradali).
Persona di riferimento: Barbara Zen.
Contatto mail: barbara@studiodz.it.
Telefono: 0424/51.24.91.

giovedì 3 settembre 2009

10th European Conference on Knowledge Management

Per la prima volta in Italia

10th European Conference on Knowledge Management
Università Degli Studi Di Padova, Vicenza, Italy
3-4 September 2009

Conference Chair: Ettore Bolisani, Università Degli Studi Di Padova, Italy
Programme Chair: Enrico Scarso, Università Degli Studi Di Padova, Italy
Keynote speaker: Antonio Linari, Semantic Intelligence Division – Expert System S.P.A.
Keynote speaker: Irma Becerra-Fernandez, Florida International University (FIU), USA.
Keynote speaker: Frieda Brioschi, Wikimedia Italia, Italy

The Università degli Studi di Padova located in Padua was founder in 1222 when a large group of students and professors left the University of Bologna in search of more academic freedom. From the fifteenth to the eighteenth century, the university was renowned for its research, particularly in the areas of medicine, astronomy, philosophy and law. The university can count Galileo Galilei (1592-1610) and Nicolaus Copernicus (1501-1502) as two of its most famous scholars. In recent years, the University has been able to meet the problems posed by overcrowded facilities by re-deploying over the Veneto as a whole. In 1990, the Institute of Management and Engineering was set up in the nearby town of Vicenza located about 40Km from Padua. The student body today numbers in excess of 65,000 students


The conference will take place at the DTG - Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali in Vincenza. The town of Vicenza has remote origins, that go back to the prehistoric age. In the medieval area Vicenza was under the domination of the Scaligery dynasty, but from 1404 to 1797 the long Venetian domination guaranteed four centuries of peace and well-being. The art reached very high levels and the economy grew. The 16th century was the time of the great architect Andrea Palladio, who left Vicenza and the whole world a priceless artistic heritage. In the 19th century, after the fall of Napoleon, the town passed to the Austrians and later belonged to the Lombard Venetian Kingdom. In 1866 it was incorporated into the Kingdom of Italy.


September is a great time to travel to Italy and the Veneto region has much to offer the visitor. We have every confidence of providing an exciting, worthwhile and intellectually stimulating conference.

Come and join us at ECKM 2009, in Vicenza!