Riporto qui la risposta che ho dato ad Alessandra Farabegoli, che si chiedeva nel suo blog se avesse ancora senso utilizzare LinkedIn nella maniera raccomandata inizialmente, cioe' registrando come contatto solo le persone effettivamente conosciute.
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Anch’io, Alessandra, mi sono posto la stessa domanda annni fa.
Da un lato gli stessi gestori raccomandano di “registrare” sulla piattaforma solo i contatti “veri”, e di lasciare alla piattaforma stessa il compito di percorrere tutte le catene lungo i vari gradi di separazione, contando su una referenziazione da parte delle persone coinvolte nei passaggi intermedi. Questo e’ fondamentale nel caso di contatti “delicati”, come per esempio quelli che riguardano progetti e clienti. Dall’altro il pragmatismo di avere un contatto diretto con molte piu’ persone di quelle gia’ conosciute, per avvicinarle piu’ velocemente e senza intermediazione. Questo e’ utile solo nel caso di contatti “superficiali”, in cui l’obiettivo e’ semplicmente quello di invitare ad un evento, o di segnalare un’iniziativa.
Anche se le due situazioni sono diverse, lo stesso professionista puo’ avere motivo di usare LinkedIn, sia nel primo che nel secondo modo. A questo si aggiunge il fatto che moltissimi adottano il banale comportamento di accumulare tra i propri contatti l’universo mondo, finendo quindi per essere “presenti” in ogni catena, ma non rappresentando affatto un modo congruo per concretizzare certi contatti. Entrambe queste cose mi hanno convinto che non e’ conveniente essere troppo selettivi, ma che certamente occorre comunque conoscere bene qual’e’ l’affidabilita’ delle persone che potrebbero completare la catena.
Dal 2007, LinkedIn ha introdotto i gruppi, e una nuova modalita' di comportamento si e' resa possibile. Per chi come me, e come te immagino, fa parte di molti gruppi con molti iscritti, e’ diventato molto facile avere la possibilita’ di entrare in contatto con la persona che interessa, grazie al fatto che si e’ membri dello stesso gruppo. Tutte le persone dello stesso gruppo possono entrare in contatto diretto tra di loro, almeno nella maggioranza dei grandi gruppi. Questa e’ diventata una importante via alternativa alle catene di contatti: in un certo senso, l’introduzione dei gruppi ha stravolto l’idea originale di LinkedIn. Naturalmente contatti di questo genere sono utili solo per situazioni poco delicate o impegnative. In compenso la qualita’ del contatto, in questi casi, non e’ piu’ data da quella degli intermediari, ma risulta effetto collaterale della reputazione costruita nel gruppo.
giovedì 19 agosto 2010
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