venerdì 5 dicembre 2008

Innovazione Non Solo Tecnologica: Terzo Rinascimento

Stasera Francesco Morace verra' a Vicenza in occasione dell'ottavo appuntamento di Creative R'evolution 3, l'iniziativa di Fuoribiennale.

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"Una rinascita che sembra prospettarsi all'Italia nello scenario economico-produttivo del mondo di oggi. Il gusto per la qualita' quotidiana e locale ha tutte le carte in regola per porsi come cifra comune del sentire globale/locale del XXI secolo". Ne parlano Linda Gobbi, Sociologa, Francesco Morace, Sociologo e scrittore, Giovanni Bonotto, Imprenditore Bonotto S.p.A. e Franco Miracco, Portavoce del Presidente della Regione del Veneto. Introduce la serata Cristiano Seganfreddo, Direttore di Fuoribiennale.
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Francesco Morace si e' dedicato molto al tema del Terzo Rinascimento, e, dopo un anno di riflessione e discussione sul suo blog su Nova, PreVisioni e PreSentimenti, ha sintetizzato una probabile lista de i primi dieci punti che definiscono il progetto del Terzo Rinascimento e che nei prossimi dieci anni potranno diventare una piattaforma di lavoro e di confronto. (Vi invito a leggere l'elenco piu' ricco di commenti, nel blog originale)

1) Ripartire dall’alleanza tra potere economico, visione politica e talento artistico, ristudiando con attenzione il modello dalla Repubblica di Venezia e la Firenze medicea, e altri modelli

2) Considerare la città italiana come un laboratorio aperto di incontri ed esperienze culturali, formative, interdisciplinari

3) Rimettere al centro della formazione personale l’esperienza delle Arti e Mestieri, e l’apprendistato entusiasmante della Bottega Rinascimentale

4) Valorizzare in questo processo la cura, il gusto estetico e la loro espressione nell’ambito di una ridefinizione etica dell’esperienza. La riflessione avviata sul Senso dell’Italia può in questa direzione risultare utile.

5) Comprendere quanto la trasmissione contagiosa del sapere possa diventare una esperienza felice ed entusiasmante per le giovani generazioni, se collegate alla diffusione delle nuove tecnologie.

6) Comprendere e definire una convergenza naturale tra Web 3.0, capitalismo 3.0, terza economia (quella che si sostiene sul volontariato) e la visione stessa del Terzo Rinascimento.

7) Valorizzare e comprendere - in questo percorso - l’esperienza del Secondo Rinascimento segnato in Italia dalla nascita delle fabbriche del design (da Adriano Olivetti ad Alberto Alessi) e delle logiche avanzate del design thinking

8) Integrare questa visione economico-culturale con i valori e le esperienze dell’Humanistic Management che ha sviluppato in questi anni una attività teorica consistente e che merita una più ampia diffusione.

9) Raccogliere a partire da queste coordinate condivise tutte le esperienze che sul territorio italiano sono state sviluppate in questi anni in diversi ambiti e occasioni (dai festival urbani ai progetti distrettuali) e rilanciarne la potenzialità al di là della propria valenza locale.

10) Riuscire a fungere da grande collettore e catalizzatore di proposte, progetti, persone ed energie che sentono di essere in sintonia con le corde di questa visione, e che siano disponibili a rinunciare a logiche di bottega (non rinascimentali), a steccati ideologici, a campanilismi arroccati e a sindromi da prima donna.

Essendo aderente al Convivio dell'Humanistic Management fin quasi dalla sua fondazione, ed avendo parlato a lungo di nuovo umanesimo in questo blog, sono molto ansioso di partecipare all'incontro e vi raccontero' domani le mie impressioni.

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