Di seguito il mio commento al post "Chi sono i fascisti? L'India critica Alemanno ma finanzia la giunta in Birmania" di Enrica Garzilli alias Boh.
Uno stato democratico e uno stato fascista sono ben diversi e riconoscibili. Non mi interessa riportare qui le mie idee al riguardo. La storia offre molti fatti a supporto di questa affermazione. Infatti si sono dovuti registrare orrori causati da 'tutti' i regimi fascisti e comunisti, ma non mi risultano 'regimi' democratici che abbiano vessato la popolazione privandola di liberta' , riducendola in miseria, abbruttendo i singoli individui, non episodicamente tanto meno sistematicamente, nemmeno eccezionalmente. Se dimentico qualche esempio, segnalatemeli.
Detto questo, mi sembra evidente che nessuno e' perfetto, e nessuno e' il male assoluto. Ma non per questo i sistemi politici e sociali che stanno tra questi due estremi (cioe' tutti) si equivalgono, o si possono confondere.
Per quanto riguarda Alemanno, essendo stato regolarmente eletto secondo le regole democratiche, e avendo preso le distanze dal fascismo (lui e in generale AN), che governi e che sia giudicato quindi per come avra' governato.
Con buona pace di chi solleva polveroni per confondere le cose, di chi saluta l'avvento di Alemanno come il ritorno del fascismo, e sotto sotto non sarebbe dispiaciuto se ci fosse una deriva fascista. Esattamente come ieri altri speravano in una deriva comunista.
Non dimentichiamo che ne' l'estrame destra ne' l'estrema sinistra sono piu' rappresentate in parlamento. Credo sia un male minore accondiscendere ad una certa contiguita' (oggi con l'estrema destra e ieri con l'estrema sinistra) piuttosto che certe istanze, benche' poco condivisibili, si manifestino in modo imprevedibile, fuori dai confini di una civile convivenza.
E se questo significa che in qualche 'pezzo di colore', sui giornali di mezzo mondo, ci dipinge a rischio ora di fascismo ora di comunismo, ci rido sopra, e penso che in fondo nessuno puo' scagliare questa pietra per primo. E penso che la nostra democrazia e' abbastanza robusta proprio per questo.
giovedì 8 maggio 2008
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3 commenti :
Riporto un episodio legato a questo articolo.
Il titolo del post di "Boh", riportato nel mio articolo, riferisce a (1) dubbi su chi siano i fascisti, (2) l'India (Ndr: stato democratico) che e' in relazioni discutibili con la Birmania, (3) Alemanno neo sindaco di Roma (Ndr: acclamato da fascisti e per questo fatto oggetto di polemiche) e ai (4) giornali esteri che rimarcano la svolta a destra in Italia (Ndr: un paese che ha conosciuto il fascismo e a quel tempo e' stato alleato della Germania nazista contro il resto del mondo).
Nell'articolo di "Boh" si riprendono tutti questi punti, e si inanellano sinteticamente in uno schema logico che vorrebbe significare (mia interpretazione): non si permettano le democrazie come l'india di criticare le recenti manifestazioni italiane di nostalgia per il fascismo, perche' possono essere accusate di scendere a patti con regimi altrettanto illiberali e snaguinari.
L'argomento mi e' sembrato sufficientemente di attualita', e anche delicato, per farmi venire voglia di intervenire ed esprimere un punto di vista diverso, ed eventualmente avviare un confronto. Ho scritto quindi un commento che risponde a tutti e 4 i punti, puntualmente, e aggiunge anche una critica a chi valuta questi fatti con superficialita', e creando confusione tra democrazia e fascismo.
La mia risposta e' lunga 2000 caratteri, il che, per gli argomenti in oggetto, lo dico immodestamente, sono un buon esercizio di sintesi e soprattutto di buona comunicazione, per non cadere nella polemica e nella superficialita'.
Bene, la risposta di "Boh" e' stata: (a) se pubblichi commenti lunghi te li taglio, e (b) la tua risposta e' OT (= fuori tema).
Non vale la pena commentare ancora, e proseguire la conversazione (che conversazione non e', anzi si potrebbe definire un dialogo con un sordo). Chissa' perche' avevo sperato fosse piu' succosa e interessante. Mi limito a dire: boh!
Pero' riflettero' anche sulla difficolta' di sviluppare conversazioni in rete. Anche quando si scelgono interlocutori apparentemente disponibili all'approfondimento e alla ponderatezza.
mi spiace che tu ti vittimizzi, prima dei commenti c'è scritto molto chiaramente che non si mettono URL e ovviamente il mio luogo non può essere posto per farsi pubblicità (come spesso succede).
Quindi, un commento è un commento, specie se è lungo e ben ragionato come il tuo: ma che sia commento!
Questo blog e' dedicato agli ecosistemi di conoscenza in rete, e in particolare sto cercando di sviluppare un discorso sul nuovo_umanesimo, e su come le persone possono muoversi in questa direzione utilizzando la rete.
Dunque mi tornava utile registrare qui l'episodio del commento nel tuo blog (un blog di cui avevo avuto una buona impressione con la sezione su Tucci), come esempio in cui i contenuti (e le persone) vengono svalutati, addirittura ignorati, per dare priorita' a tecnicismi e alla visibilita' in rete.
Scambiare questo per vittimismo, te lo devo dire, e' quasi un peccato di presunzione: si rimarcano piuttosto le distanze, additandoli, da comportamenti che sono troppo piegati ad una visione riduttiva della rete come fosse solo un sistema di link e accessi.
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