lunedì 18 maggio 2009

La stella marina e il ragno


Consiglio la lettura del libro "The starfish and the spider", di Ori Brafman, che ha considerato la leaderless organization sotto diversi aspetti, e direi in modo piuttosto "laico", cioe' studiando i pregi e i difetti, i meccanismi di partecipazione e anche quelli di contrasto. Tra gli esempi di leaderless organization abbiamo anche Al Qaeda, infatti.

Ho inserito nella videoteca di Ecosistema 2.0, il podcast di Marina Noordegraaf la cui qualita' della resa "video" non e' molto buona, ma la spiegazione dei punti principali e' semplice e molto efficace.

Mi piace riportare da quest'ultimo video, proprio questa citazione: "metti le persone in un sistema aperto, e immediatamente vogliono contribuire". Questo ci conferma che la partecipazione attiva e costruttiva e' ormai legata in modo imprescindibile con la delega e l'autonomia.


Nel video il concetto e' accompagnato da una divertente vignetta tratta da xkcd.com. La domanda e' allora "chi stabilisce cosa e' giusto e sbagliato in una leaderless organization", cioe' in sintesi qual'e' l'obiettivo se non c'e' "un capo" che lo fissa ? Io trovo proprio questo l'aspetto piu' interessante: l'emergere di un "senso comune del bene".

La discussione e' stata avviata anche qui, su Ecosistema 2.0

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