Innanzitutto l'Intergruppo parlamentare 2.0, sul tema specifico dell’estensione dell’obbligo di rettifica ai “siti informatici” (art.1 comma 28 del provvedimento) ci segnala
clipped from camere2punto0.wordpress.com
gli interventi:
- del Sen. Felice Belisario (Italia dei Valori), estensore di un emendamento che esclude dall’ambito di applicazione del comma 28 i “bloggers che non abbiano registrato la propria testata”.
- del Sen. Luigi Vimercati (PD), che ha richiesto che nel parere formulato dalla Commissione Comunicazioni in merito al provvedimento venisse inserito un rilievo volto a limitare l’ambito applicativo del comma 28 alle sole testate diffuse per via telematica. Tale richiesta tuttavia non è stata accolta nel parere espresso dalla Commissione (v. resoconto) .
- dell’On. Antonio Palmieri (PDL) che ha avviato una discussione con alcuni esperti della rete e con il Sen. Lucio Malan per “impedire che un’interpretazione estensiva del testo della legge sulle intercettazioni telefoniche colpisse con misure esagerate i blog amatoriali, come se fossero testate d’informazione registrate”. Trovate ulteriori informazioni sul suo blog (ultimi 2 post su questo tema).
Inoltre Stefano Quintarelli ci regala un'azzeccatissima vignetta, e un articolo denso di profonda saggezza (come sempre):
clipped from blog.quintarelli.it
In definitiva, Internet non e' cosa terza rispetto alla vita, fa parte della vita, e delle sue regole, norme e leggi.
E cio' era cosi' anche per Mafalda, anche al telefono, e Quino giustamente ironizzava sul fatto che il pubblico, in larga misura, non lo sapeva.
Infine mi sono ritrovato perfettamente nel riepilogo di Massimo Giuliani:
clipped from www.massimogiuliani.it
ma su una cosa potete credergli: nessuno perderà il sonno per lo sciopero dei blogger.
Guardo con curosità, invece, all’iniziativa di aprire un wiki sul quale scrivere collettivamente una proposta di emendamento. E guarderei con favore a una proposta di inondare la posta elettronica del ministro Alfano di centinaia di post, selezionati dalla rete, per fargli sapere che quello di cui si sta parlando non è un passatempo da ragazzini, ma un elemento importante di una novità che altrove (negli Stati Uniti come nel tormentato Iran) sta diventando parte integrante del rapporto fra i cittadini, l’informazione e la politica. E che nessuno chiede che il web sia una specie di zona franca e senza regole (una legge sulla diffamazione esiste già ed è più che sufficiente), ma solo che chi intende legiferare sull’argomento faccia il piccolo sforzo di provare a conoscerlo.
#NoDDLintercettazioni #lodoalfano #norettifica #obbligorettifica